Per la produzione dei nostri pannelli in fibre di legno FiberTherm si usa esclusivamente legno di conifere proveniente foreste certificate FSC, gestite con metodi permanentemente sostenibili.
La materia prima, il legno, viene tagliata in pezzi sempre piu piccoli, che vengono termicamente e meccanicamente sfibrati come semiprodotto mediante un impianto chiamato "sfibratore". Le fibre vengono di seguito mischiate con acqua creando una sospensione acquea. Questa sospensione viene surriscalda e portata verso l'impianto di drenaggio; qui si forma un tappeto di fibre, ovvero la base del nuovo pannello. I pannelli sottoposti al drenaggio vengono sottoposti infine a un processo di essicazione perché possano raggiungere il grado di umidità finale.
Non si usano. Questo tipo di produzione è un processo umido, nel corso del quale mediante l'effetto dell'acqua e del calore si riattivano le materie naturali presenti nella fibra del legno (la lignina e l'emicellulosa) che in seguito provvederanno ad assicurare una legatura resistente.
La differenza sussiste nel fatto che durante la produzione dei pannelli in fibre di legno con procedura a secco bisogna aggiungere i collanti (per lo più di origine poliuretanica), mentre nella procedura a umido non ve n´è bisogno.
A umido si possono produrre soltanto i pannelli di base con uno spessore di mm 20. Gli spessori maggiori (fino a mm 120) si producono sovrapponendo diverse stratificazioni dei pannelli di base. Per la loro legatura si adopera un collante ecologico a base di amido naturale modificato.
SÍ, da parecchi punti di vista, partendo dalla materia prima fino alla possibilità di riciclaggio. Il legname adoperato per la produzione è una materia che cresce e proviene da boschi gestiti mediante sistemi di sviluppo permanentemente sostenibile. I processi stessi di produzione sono rispettosi di tutti gli elementi dell'ambiente. I pannelli isolanti Fibertherm® sono totalmente riciclabili, possono essere compostati o bruciati senza pericolo.
I pannelli in fibre di legno Fibertherm® sono esclusivamente realizzati con materiali naturali che non hanno alcuna influenza sulla salute. Il componente principale è costituito da fibre di legno (fino al 98%). Per perfezionare le caratteristiche vengono aggiunte alcune materiali di carattere esclusivamente naturale, come paraffina e amido nativo naturale. A differenza della maggior parte dei materiali isolanti in fibra i nostri pannelli non contengono nessuna percentuale di formaldeidi (che figurano tra le sostanze cancerogene).
In fase di produzione a umido, tutte le sostanze aromatiche dei pannelli in fibre di legno Fibertherm, gradite ad insetti e tarli, si disperdono e fuoriescono dal legname. D'altro canto il prodotto finale è dotato di un grado di umidità pari a circa il 7-8 %. Dal punto di vista biologico gli insetti che intaccano il legno, amano il legname conifero qualora l'umidità sia superiore al 15 %.
Grazie alla loro alta densità i pannelli Fibertherm® godono di una perfetta resistenza di forma e non si degradano neppure nel corso di diversi anni. Questi presupposti sono confermati da esperienze che testimoniano di un uso dei pannelli in fibre di legno anche oltre i 40 anni.
In alcuni pannelli (Fibertherm®, Protect®, Protect dry®, ed Isorel®) al fine di incrementare la tenuta idrica si aggiunge materiale naturale idrofobizzante. Non si tratta soltanto di una rifinitura di superficie, ma la materia idrofobizzante viene inserita nel processo stesso di formazione della sospensione fibrosa; pertanto i materiali hanno un'elevata tenuta idrica per tutto lo spessore su entrambi i lati.
L'isolamento termico deve assicurare la protezione dell'edificio dalle perdite di calore durante i mesi invernali (protezione termica invernale) e contemporaneamente deve proteggere i locali interni dal surriscaldamento nei mesi estivi (protezione termica estiva). L'isolamento termico dovrebbe funzionare bene anche in condizioni di umidità proveniente dall'aria e con vapori acquei.
La conduttività termica è la caratteristica principale dell'isolamento termico dal punto di vista della protezione dei fabbricati dalle perdite di calore. Rappresenta la capacità della sostanza di condurre il calore e si esprime con il coefficiente di conduttività termica λ. Quanto più basso è il suo valore, tanto più efficace è l'isolamento. La maggior parte dei materiali isolanti possiede un coefficiente di conduttività termica pari a circa 0,039 W/(m·K).
È il coefficiente secondo il quale si valutano le caratteristiche termiche isolanti delle strutture edili. Indica il flusso termico che passa per tali strutture ed è espresso in unità W/m²·K; ed è strettamente correlato alla conduttività termica dei materiali adoperati nelle strutture edili. Quanto più basso è il suo valore, tanto più ridotte saranno le perdite di calore provocate dalle strutture edili.
Conformemente alla normativa europea armonizzata EN 13 501-1 i pannelli in fibre di legno Fibertherm® figurano tra i materiali facilmente infiammabili, con classe E per quanto riguarda la reazione al fuoco. La resistenza ignifuga è equivalente alla resistenza degli altri materiali isolanti comunemente utilizzati, tra cui il polistirolo, poliuretano, ecc.
Il fattore di resistenza diffusa μ indica di quante volte è superiore la resistenza di un materiale nel far passare vapore acqueo rispetto ad uno strato di aria con lo stesso spessore e con uguale temperatura. Inoltre, un altro indicatore comune della diffusione del vapore acqueo è costituito anche dallo spessore equivalente diffuso con d; tale spessore si calcola moltiplicando la resistenza diffusa e lo spessore del materiale; indica lo spessore dell'aria in metri, con una resistenza diffusa equivalente a quella del materiale edile. I materiali caratterizzati da fattore di diffusione inferiore a 10 sono considerati materiali con altissima capacità di diffusione.
La capacità termica e di accumulazione dell'isolamento contribuisce fortemente alla formazione di un ottimo clima all'interno dei fabbricati, specialmente nei mesi estivi, quando di solito si verifica un notevole surriscaldamento dei locali. Se i materiali presenti nelle strutture edili sono dotati di elevata capacità di accumulazione, riescono ad attenuare più efficacemente gli sbalzi di temperatura.
Lo sfasamento termico è strettamente correlato alla capacità di accumulazione dei materiali edili; rappresenta lo scostamento temporale delle temperature estreme; per esempio, le temperature esterne pomeridiane più estreme vengono trasferite all'interno nelle ore successive e allo stesso tempo il loro valore viene attenuato.
La capacità del materiale di far passare il vapore acqueo (capacità di diffusione) è una capacità molto importante dei materiali isolanti in quanto all'interno degli edifici si forma una grossa quantità di vapore acqueo. Il passaggio del vapore acqueo attraverso la struttura è un fenomeno assai importante al fine di evitare la successiva formazione di condensa; la presenza della condensa all'interno delle strutture rappresenta un pericolo per la loro vita utile.
In base al principio dell'uscita sufficiente di umidità dai locali interni; il loro strato esterno ostacola la penetrazione di umidità dell'ambiente esterno. Tali strutture sono aperte (non si applicano barriere per il vapore). Per queste strutture è necessario adoperare materiali dotati di un valore decrescente della resistenza diffusa dall'interno verso l'esterno.
I ponti termici sorgono nei posti dove lo strato d'isolamento termico è interrotto per via di materiali con peggiore conduttività termica (per es. in mezzo alle travi su un tetto pendente). Sul tetto la proporzione delle travi sull'intera area del tetto potrà essere pari al 20%, dove la conduttività del legno è quattro volte inferiore a quella dei pannelli Fibertherm®. Il nostro prodotto Joist è stato da poco migliorato con isolamento della trave, i ponti termici si possono limitare adoperando una quantità aggiuntiva di isolamento, al di sotto oppure al di sopra delle travi.
Si possono usare su quasi tutte le strutture edili - tetti, muri perimetrali, solai, pavimenti. Che cosa risulta più conveniente - isolare dall'esterno o dall'interno? Risulta più conveniente isolare dall'esterno. È anche più sicuro dal punto di vista di eventuali condense imputabili al vapore acqueo. L'isolamento dall'interno è consigliato solamente nei casi in cui non sia possibile isolare dal di fuori. In tal caso bisogna ricorrere all'assistenza di uno specialista.
Il vantaggio consiste nella limitazione dei ponti termici che sorgono nella zona delle travi; un ulteriore vantaggio di questa modalità di isolamento e l'aspetto estetico della struttura del tetto dal lato interno, con l'utilizzo della copertura in legno.
I pannelli Fibertherm® Protect® e Protect dry® vengono ancorati mediante contro-listelli attraverso uno strato d'isolamento, fino alle travi; l'ancoraggio si realizza adoperando delle viti o chiodi speciali.
La barriera vapore ha la funzione di impedire l'infiltrazione del vapore acqueo nella struttura edile (si applica prevalentemente sui tetti). In certe circostanze è possibile progettare la struttura edile con i pannelli Fibertherm® anche senza usare barriere per il vapore. Queste possibilità devono essere sottoposte a rispettivi calcoli per ciascuna singola struttura, prendendo in considerazione le condizioni reali.
Nel complesso i prodotti Fibertherm® non godono di buone proprietà di compressione nello spazio. Se si intende impiegarli in mezzo a strutture precisamente definite (per es. in mezzo alle travi o in un telaio in legno), vanno tagliati su misura. Per agevolare il lavoro esiste comunque il prodotto Fibertherm Flex flessibile e comprimibile.
I pannelli Fibertherm Protect® sono diffusi e aperti; pertanto sono dotati di un'elevata tenuta idrica. Si applicano come isolamento impermeabile di sicurezza senza necessità di utilizzare membrane diffuse. A differenza della membrana i pannelli Fibertherm Protect® sono dotati anche di un isolamento termico aggiuntivo e sono in grado di limitare i ponti termici che sorgono sulle travi.
Lungo tutto il loro perimetro i pannelli Fibertherm Protect® possono essere provvisti del sistema maschio/femmina, garantendo così una perfetta giuntura senza alcuna necessità di ricorrere a collanti. Per i tetti con pendenza <20° le giunture si incollano con nastro in butil-caucciù o polietilene.
Come cassaforma esterna possono essere esposti alle condizioni meteorologiche fino a 3 mesi. D'inverno comunque i pannelli non possono stare sotto il peso della neve.
Si possono usare su una facciata aerata e di contatto come isolamento del muro perimetrale per una struttura con telaio in legno, ed anche su basi in legno massiccio o Xlam.
Sulle facciate aerate i pannelli si fissano mediante dei listelli dotati di viti conformemente al materiale di base (legno, mattone, cemento poroso, ecc.). In seguito, sui listelli si applica la facciata in legno. Sulle facciate di contatto i pannelli si fissano innanzitutto sul muro perimetrale e successivamente si applica l'intonaco secondo le disposizioni del produttore. In entrambi i casi i pannelli vengono posati dal di sotto, ad un minimo di cm 30 sopra il livello del terreno. E a disposizione un sistema completo a cappotto termico Fibertherm®.
Sì. Tutti i pannelli Fibertherm® sono dotati di alta resistenza alla pressione (min. 30 kPa); pertanto sono particolarmente adatti come isolamento termico e acustico su pavimenti secchi e su massetti bagnati. Per i massetti bagnati è necessario separare i pannelli mediante un isolamento impermeabile.
Si posano su una base secca perpendicolarmente alla copertura del pavimento. Le singole file vengono posate sulla legatura reciproca con uno spazio tra i pannelli pari a 2 mm. Per i muri e gli altri elementi resistenti bisogna mantenere uno spazio di dilatazione pari a mm 10.
Gli spessori inferiori (fino a mm 10) vanno tagliati con un coltello. Per tagliare gli spessori di entità maggiore si adopera l'attrezzatura elettrica solitamente utilizzata per tagli di materiale legnoso (seghe circolari, a nastro, rettilinee). È necessario provvedere ad assicurare un sistema di aspirazione sufficiente.